martedì, gennaio 30, 2018

Sulle orme dell'Apollo 15

Qualche sera fa sono stato all'osservatorio per dare una mano con un po' di manutenzione, come al solito. Il cielo però era davvero bello e la Luna splendeva sopra le montagne innevate: come resistere alla tentazione di fotografarla? 


Collegata rapidamente la telecamera al rifrattore da 25cm ho iniziato a riprendere come se non ci fosse stato un domani. Elaborando i quasi 70GB di video raccolti mi sono soffermato su una zona della Luna che mi piace particolarmente: il Mare Imbrum, o mare delle piogge, un antichissimo cratere che, riempitosi di magma fuoriuscito dalle profondità della Luna, ha formato una vasta pianura di roccia basaltica scura. Nella foto sulla destra se ne vede metà, delimitato ad Est (destra) da due lunghe catene montuose, le Alpi e gli Appennini lunari. Ma il particolare sul quale mi sono soffermato si trova poco a ovest di quello "stretto" che collega il Mare Imbrum con il Mare Serenitatis, che si vede in basso a destra. 


Ingrandendo l'immagine si nota una vallata percorsa da una rima, ovvero un antico tubo di lava crollato. Quella rima si chiama Hadley, ed è proprio quella che compare in questa foto scattata dagli astronauti dell'Apollo 15!


La rima Hadley fotografata dagli astronauti
La rima Hadley fotografata da Terra













L'Apollo 15 è stata la prima delle cosiddette "Missioni-J", ovvero le missioni lunari più focalizzate sugli aspetti scientifici: la permanenza sulla Luna durava molto di più e gli astronauti avevano a disposizione molti più strumenti scientifici. Apollo 15 fu anche la prima missione a portarsi dietro un Rover Lunare, permettendo così agli astronauti di esplorare in lungo e in largo attorno al punto di atterraggio, spingendosi ad oltre 10km di distanza dal LEM! In totale gli astronauti riportarono sulla Terra più di 70kg di campioni di rocce lunari, mentre lasciarono sul suolo selenico una serie di esperimenti come sismografi, esperimenti per lo studio del vento solare e un retroriflettore per il Lunar Laser Ranging Experiment, che permetteva di misurare la distanza Terra-Luna tramite un laser con una precisione di pochi centimetri: grazie a questo apparecchio sappiamo che la Luna si sta allontantando dalla Terra di circa 3cm ogni anno.

Per concludere, ho affiancato una foto del sito di atterraggio scattato dall'orbita a quella scattata da me: come vedete si riconoscono molte strutture geologiche! 


Questo breve post non è stato scritto in risposta ai complottisti (anche perché sarebbe inutile) o per rispondere a chi mi chiede "Ma si vede la bandiera sulla Luna?" quando faccio le serate pubbliche, ma per farvi rendere conto di come quella piccola sfera che brilla nella notte sia in realtà un mondo fatto di pianure, montagne e valli, sul quale hanno camminato dodici persone, che può essere esplorato anche da Terra, stando comodamente sul proprio balcone.



Nessun commento:

Posta un commento