lunedì, giugno 25, 2018

La tempestona di sabbia su Marte

Marte, come sappiamo tutti, è un pianeta relativamente tranquillo ricoperto di sabbia e roccia. A parte delle lievi brezze di anidride carbonica, pochi fenomeni atmosferici riescono a raggiungere scale continentali o addirittura globali. 

Nell'immagine di destra si vede una tempesta di sabbia.

Le tempeste di sabbia marziane sono tra questi fenomeni: con i cambiamenti stagionali si formano spesso delle tempeste di polvere nelle regioni pianeggianti del pianeta, e sono ben documentate da parecchi decenni, da quando la strumentazione terrestre e le sonde spaziali hanno permesso di riprendere il pianeta con costanza per poterne studiare i cicli atmosferici. 

Per qualche processo ancora non perfettamente compreso, alcune di queste tempeste di sabbia crescono a dismisura, arrivando a coprire l'intero pianeta. In genere, tempeste globali di tale entità avvengono una volta ogni decina d'anni. Sono state già osservate nel 2001 e nel 2007, e proprio quest'anno se n'è innescata una nuova!  In questa Gif si vede come è cresciuta nel corso di poche settimane, interessando le zone esplorate dai rover Curiosity e Opportunity.


Ma se ci trovassimo su Marte durante una di queste tempeste, quindi, cosa vedremmo e cosa ci succederebbe? Diciamo subito che la cinematografia ha dato un'immagine sbagliata della pericolosità delle tempeste marziane. In film come The Martian si vedono costruzioni e astronauti portati via dal vento, colpiti da sassi di diversi centimetri di diametro. In realtà, vista la bassissima pressione atmosferica su Marte (circa un centesimo della pressione atmosferica terrestre), un vento che soffia a centinaia di kilometri orari non riuscirebbe a smuovere oggetti più pesanti dei granelli di polvere. Nonostante ciò le tempeste di polvere restano comunque pericolose, soprattutto per motivi energetici, come spiegherò tra poco.

Il rover Curiosity ci ha inviato delle interessanti riprese di quanto sia calata la visibilità nel cratere Gale, che si trova tra l'altro in una regione marginale della tempesta che sta infuriando.


Simulazione dell'oscuramento del Sole dovuto alla tempesta
Il rover Opportunity, purtroppo, è quello che sta rischiando di più: nonostante sia già sopravvissuto a delle tempeste di sabbia, la tempesta in atto ha oscurato quasi del tutto il Sole e le batterie del rover non riescono a caricarsi come si deve. Se la tempesta non cessa in fretta, i riscaldatori che tengono al caldo le batterie smetteranno di funzionare, e Opportunity si spegnerà, senza energia elettrica. L'unica nota "positiva" della situazione è che durante le tempeste di polvere la temperatura sul terreno aumenta di molto, basti pensare che dalle parti di Curiosity sono stati toccati i 3°C in pieno giorno, che sono molto sopra la media. 

E da Terra cosa si vede, invece? Questo è un confronto tra due riprese fatte da me a distanza di pochi giorni: come si può notare, nonostante le zone di Marte inquadrate siano diverse, il contrasto con le zone scure del pianeta è calato tantissimo. E' proprio una fortuna che questa tempestona sia capitata proprio durante l'opposizione di Marte più favorevole dal 2004!


Nonostante la preoccupante situazione del piccolo rover, questa tempesta di polvere è un'occasione imperdibile per comprendere le dinamiche di questi fenomeni atmosferici. Attorno a Marte, infatti, sta orbitando una flotta di ben 6 sonde che studierà nel dettaglio l'evoluzione della tempesta, la composizione della polvere e le ripercussioni sui vari strati atmosferici. Sono misure cruciali per capire in quali pericoli incorreranno gli astronauti in missione sul pianeta rosso: la polvere è abbastanza sottile da infilarsi nelle tute? Il Sole è talmente oscurato da rendere inutili i pannelli fotovoltaici? Tutte questioni di cui si deve tener conto, se si vuole mettere piede fuori dal pianeta Terra, cosa che, si spera, avverrà nei prossimi decenni.

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