giovedì, settembre 20, 2018

All'inseguimento della Giacobini-Zinner

Sui giornali, nelle ultime settimane, si sente parlare di una fantomatica "cometa verde" che sta solcando i nostri cieli, visibile in un binocolo: nulla di più vero!

Questa cometa è la 21/p Giacobini-Zinner: 21/p sta per la ventunesima cometa periodica (la "p") scoperta dalla Halley in poi. Giacobini e Zinner sono invece i cognomi dei due scopritori: il primo la scoprì nel 1900, perdendone poi le tracce, mentre il secondo la ritrovò nel 1913. 

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Il periodo orbitale di questa cometa è relativamente breve, poco più di sei anni e mezzo, con un'orbita che la porta tra una distanza minima simile alla distanza Terra-Sole e una distanza massima vicina all'orbita di Giove. Siccome il periodo orbitale di cui sopra è quasi la metà del periodo orbitale di Giove, segue che ogni due orbite circa i due corpi si trovano relativamente vicini tra di loro: la gravità del pianeta gigante, quindi, perturba notevolmente l'orbita, che di conseguenza è tutt'altro che stabile. 

Avvicinandosi al Sole raramente diventa più luminosa della magnitudine 8,  complice il fatto che il perielio non è poi così vicino e che il nucleo è di soli 2km di diametro. Questa magnitudine la rende troppo debole per essere visibile ad occhio nudo, ma abbastanza luminosa per essere vista, almeno come un batuffolino, in piccoli binocoli. L'avvicinamento di quest'anno è stato particolarmente favorevole: è arrivata ad una distanza minima di circa 60 milioni di Kilometri, più o meno la distanza che ci separava da Marte durante l'opposizione del 27 luglio, arrivando alla magnitudine 7. Casualmente, proprio nei giorni di massimo avvicinamento, mi trovavo all'osservatorio. Come resistere alla tentazione di immortalarla? Il primo scatto l'ho fatto con la mia reflex, utilizzando un semplice obiettivo da 50mm a f/2 e una posa di soli 4s: la cometa si vede! In alto a sinistra si vede anche M37, uno dei tre ammassi più luminosi della costellazione dell'Auriga.


Facendo un lieve salto di qualità passiamo dall'obiettivo da 50mm al riflettore da 80cm. Sommando pose per circa un'ora, questo è il risultato:

Il colore non è quel verde intenso che si è visto in giro per il web, perché l'ho ripresa con una telecamera in bianco e nero, mentre il colore è stato ricavato dalle riprese fatte con la reflex collegata al rifrattore da 25cm, meno sensibile di una telecamera apposita. Ho scelto di non usare i filtri RGB, perché con il rapido movimento della cometa sarebbero uscite delle stelle che cambiavano colore di posa in posa, con un risultato finale decisamente brutto.

Ma a cosa è dovuto quel verde-azzurro di cui si parla tanto? La cometa è composta da molti materiali che alla luce del sole sublimano, liberando nello spazio dei gas come anidride carbonica, ammoniaca, metano. Tutte queste sostanze, colpite dalle radiazioni solari, si ionizzano emettendo luce, in particolare nelle frequenze del blu-verde. Una parte della coda, invece, è più di colore grigiastro: è composta infatti da piccoli frammenti di polvere che si staccano dalla cometa, disperdendosi nello spazio. E' proprio da questi frammenti che si formano le stelle cadenti!

Per ottenere una visione più dettagliata dei dintorni del nucleo si può elaborare una sua foto applicando un filtro cosiddetto di "gradiente rotazionale": un nome complicato per una procedura molto semplice, che consiste nel duplicare la foto, ruotarla di un angolo (10-15°) e sottrarre le due immagini. In questo modo si evidenziano le caratteristiche radiali della cometa, come la coda o i getti di gas uscenti dal nucleo. 


In questa foto il sole si trova a sinistra: infatti da quel lato si trova una nube di gas, presumibilmente proveniente dal lato diurno della cometa, più soggetto alla radiazione solare. Dalla parte opposta si estende invece la lunga coda. Il campo inquadrato è molto piccolo, circa un terzo del diametro della luna piena. In realtà la coda si estende per quasi 6° di cielo, più o meno 40 volte la lunghezza che vedete in foto. Per finire, vi mostro anche una ripresa effettuata con il telescopio da 25cm, che mostra il rapido movimento in cielo della cometa nel corso di un'ora:


Anche se è in graduale allontanamento, la cometa sarà ancora visibile con piccoli strumenti per diverse settimane: vi lascio il link a TheSkyLive, dove potete trovare la sua posizione in diretta, e vi auguro buona caccia!

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