In questo periodo singolare quanto difficile di quarantena non ho potuto far altro che riabbracciare l'astronomia balconara, per un paio di ragioni: in primo luogo, per ovvi motivi sanitari, non posso andare all'osservatorio astronomico. In secondo luogo, dopo anni passati a parassitare le telecamere dell'osservatorio, ho investito qualche soldo in una camera CMOS ASI 178 MM con annessi filtri colorati RGB, per inziare ad approfondire la fotografia planetaria ad alta risoluzione. Ovviamente in questi giorni ho avuto molto, molto tempo da dedicare a riprese ed elaborazione dei dati potendo quindi, tramite un po' di sano "trial and error", giungere a delle prime conclusioni riguardo il modo migliore (almeno a mio parere) di riprendere ed elaborare Venere.
Le nubi di Venere sono visibili nell'Ultravioletto vicino o nell'infrarosso, quindi per sperare di riprenderle è necessario un filtro che trasmetta queste zone dello spettro elettromagnetico. Un filtro passa-UV costa parecchio ed è un po' difficile procurarselo di questi tempi, quindi mi sono dovuto inventare qualcosa di diverso. Da un kit di filtri per l'osservazione visuale ho rimediato un filtro Wratten #47, che trasmette più o meno tra i 250 e i 450 nanometri, quindi a cavallo del vicino ultravioletto. Il problema di un filtro a vetro colorato come questo è che trasmette anche l'infrarosso. Per evitare di "sporcare" i dati in ultravioletto, quindi, l'ho affiancato ad un filtro IR-UV cut della baader che blocca l'infrarosso, pur lasciando passare la luce ultravioletta oltre i 300nm.
Le nubi di Venere sono visibili nell'Ultravioletto vicino o nell'infrarosso, quindi per sperare di riprenderle è necessario un filtro che trasmetta queste zone dello spettro elettromagnetico. Un filtro passa-UV costa parecchio ed è un po' difficile procurarselo di questi tempi, quindi mi sono dovuto inventare qualcosa di diverso. Da un kit di filtri per l'osservazione visuale ho rimediato un filtro Wratten #47, che trasmette più o meno tra i 250 e i 450 nanometri, quindi a cavallo del vicino ultravioletto. Il problema di un filtro a vetro colorato come questo è che trasmette anche l'infrarosso. Per evitare di "sporcare" i dati in ultravioletto, quindi, l'ho affiancato ad un filtro IR-UV cut della baader che blocca l'infrarosso, pur lasciando passare la luce ultravioletta oltre i 300nm.
Partiamo dal principio: il 15 marzo, felice come un bambino, apro la valigetta contenente la fiammante ASI 178. Catapulto il fidato C8 in balcone e inizio a riprendere. Facendo infatti un video nel canale Rosso e un video nel canale W47+IR-UV cut, fondendoli poi come canali in Photoshop, sono riuscito ad ottenere un discreto primo risultato, con forse qualche accenno di nuvolosità del pianeta.
Per ora il risultato migliore l'ho ottenuto selezionando i frames migliori con PIPP (Planetary Image Pre Processor), con successivo stacking e sharpening con il software Astrosurface. Astrosurface, un po' come Registax, permette di estrarre i dettagli dalle immagini utilizzando i Wavelets (forse un giorno vi spiegherò come funzionano, per ora fate finta che si tratti di magia). Un po' meno intuitivo da usare, ma sembra funzionare meglio!
Queste sono le immagini nel solo canale W47. Il 18 marzo c'è stato il seeing peggiore, il 19 quello migliore, come si può notare dalla quantità di dettagli visibili.
Fondendo opportunamente i canali in UV e R ho ottenuto un'immagine a colori "naturali" del pianeta. La fusione è R=R, G = 50% R + 50% W47, B = W47. Successivamente ho sovrapposto con filtro "luce soffusa" un'immagine in bianco e nero in filtro W47, elaborata in maniera più aggressiva per mostrare le nubi.
Davvero un bel risultato, considerato che si tratta di un 20cm. Ho visto immagini peggiori fatte con telescopi con il doppio del diametro! Ovviamente non è tutto merito mio, ma del seeing che è stato davvero molto favorevole.
La mia più grande limitazione, per ora, è il diametro dello strumento. 20 cm sono sufficienti per ottenere dettagli interessanti, ma naturalmente non vedo l'ora di poter effettuare delle riprese da Campo Catino!
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