Il Sistema Solare è pieno di moti periodici: il giorno terrestre, il mese lunare, l'anno terrestre... sono tutti periodi a cui siamo ben abituati. Esistono però ricorrenze più lunghe alle quali facciamo meno caso, perché ovviamente scandiscono di meno la nostra vita. Basti pensare al ciclo di Saros, che regola le ricorrenze delle eclissi, che abbraccia un periodo di 18 anni, o addirittura al moto di precessione terrestre, con un periodo di ben 26000 anni. Il ciclo che ci interessa in questi giorni, però, è quello tra Terra e Venere.
Venere e Terra sono in risonanza orbitale, ovvero il rapporto tra i periodi di Terra e Venere è un numero frazionario. In particolare ogni 8 rivoluzioni terrestri Venere compie 13 rivoluzioni. Ciò vuol dire che ogni 8 anni il ciclo si ripete, e Venere si trova sempre nella stessa posizione relativamente alla Terra.
Nel caso nostro, ogni 8 anni si verifica la bellissima congiunzione tra Venere e le Pleiadi. La osservai l'ultima volta nel 2012, scrissi anche un articoletto su questo stesso blog con annesso disegno. Stavolta anziché disegnarla ho deciso di fotografarla. Montando la mia reflex sulla montatura altazimutale del Celestron C8 SE ho realizzato un gran numero di esposizioni da 20'' a f/16. Il rapporto focale così spinto è servito per formare gli spikes attorno a Venere, penalizzando però la ripresa delle parti più deboli dell'ammasso. Le tenui nebulose a riflessione che permeano l'ammasso, in ogni caso, non sarebbero mai state visibili dal cielo di Frosinone con la Luna in fase avanzata e Venere così vicino. La foto finale è una media delle immagini realizzate il 2, 3 e 4 aprile, allieate sulle stelle in modo da mostrare il movimento del pianeta. Si intuisce anche la differenza di colore tra Venere, giallo, e le calde stelle delle pleiadi, che sono invece azzurre.
Ci vorrà un po' di pazienza prima di vedere un'altra congiunzione del genere, dato che avverrà nel 2028. Ciò non deve intristirci, perché ci saranno tanti altri eventi astronomici interessanti nel frattempo! Verso fine 2020, per esempio, potremo osservare una congiunzione strettissima tra Giove e Saturno, che li renderà osservabili in un colpo solo all'interno di un oculare a basso-medio ingrandimento.
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