sabato, dicembre 27, 2014

Astrofotografando al freddo e al gelo

Trovandomi a Sgurgola per le feste natalizie, non potevo non approfittare del bel cielo. Non mi sono portato dietro tutto il telescopio dato che le previsioni meteo erano incerte e  non mi sarebbe piaciuto portare tutta quella roba inutilmente, così ho virato verso la fotografia, portando reflex e cavalletto, decisamente più trasportabili. 

La sera del giorno di Santo Stefano, quindi, mi sono sottoposto a temperature glaciali (già fa freddo a Frosinone, figuriamoci in montagna...) pur di tirar fuori qualche foto decente. Prima una rapida ricognizione ad occhio nudo: ad un primo sguardo, otto stelle visibili nelle Pleiadi, contro le cinque-sei dalla città. Ma non ero ancora abituato al buio, probabilmente se ne sarebbero viste di più. Galassia di Andromeda visibile ad occhio nudo, bella alta, quasi allo Zenit. Lì vicino, in Cassiopea, il Doppio Ammasso ben osservabile come un batuffolo luminoso leggermente sdoppiato.

Inizio fotografando le Pleiadi. Tento una posa da 10 secondi a 6400 iso, per vedere cosa sarebbe uscito fuori. Tanto rumore, probabilmente, ma compensando con una quantità industriale di Dark forse avrei potuto attenuarlo. In mezzo alle tante stelle e al rumore, spunta appena appena la nebulosità vicino a Merope! Tirando un po' le curve e invertendo i colori si vede un po' meglio. Con 18 pose da 8'' il risultato è questo: non è esattamente una foto da Hubble, ma ne sono contento.


Seconda foto, le Iadi. A poca distanza dalle Pleiadi c'è questo esteso ammasso aperto a forma di V, dominato da Aldebaran, una gigante arancione. Molto bello da vedere ad occhio nudo o con un binocolo, ricco di stelle di tutti i colori. 11 pose da 8''.



La terza foto è un campo che racchiude la costellazione dell'Auriga. La stella luminosa in alto a destra è Capella, una delle più brillanti del cielo boreale. A sinistra si vedono tre batuffoli luminosi più o meno in verticale: sono tre ammassi aperti, rispettivamente M38, M36 ed M37, dall'alto. Trovate anche i disegni di questi ultimi in qualche post più vecchio. M38 in particolare si trova vicino ad un simpatico asterismo a forma di sorriso!



L'ultima foto è un omaggo al re del cielo invernale, Orione. Il fianco della montagna lo copriva parzialmente, ma la maggior parte delle stelle era visibile. Nella foto si vedono tutte le stelle principali con i loro colori, come Betelgeuse, rossa, e Rigel, azzurra. Sotto la cintura si vede anche una piccola nebulosa di Orione, che vista così fa quasi tenerezza. Vicino ad Alnitak invece compare, debolissima, la nebulosa Fiamma.



Una cosa che ha decisamente allietato la serata è stata la vista di un meraviglioso bolide che ha tagliato l'Orsa Minore, luminoso almeno quanto venere, che si è spezzato in due parti e ha lasciato una bella scia.

Spero abbiate apprezzato la piccola parentesi astrofotografica in mezzo a tutti questi disegni!

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