martedì, maggio 30, 2017

Sombreri galattici

Molti oggetti del profondo cielo hanno dei nomi "informali", che permettono di riconoscere al volo un corpo celeste senza dover ricordare a memoria sigle alfanumeriche di cataloghi come M104 o NGC4594. E così saltano fuori nomi come galassia vortice, ammasso anitre selvatiche, nebulosa manubrio, e chi più ne ha, più ne metta, anche di particolarmente strampalati. 

Le due sigle che ho scritto sopra come esempio si riferiscono allo stesso oggetto del profondo cielo, una galassia a spirale lontana circa 30 milioni di anni luce da noi, che per gli amici è nota come Galassia Sombrero. In effetti, a vederla nelle foto o anche visualmente sembra il tipico copricapo messicano!

L'ho osservata senza luna la sera del 26 maggio con il riflettore da 80cm di Campo Catino, e non ho potuto fare a meno di immortalarla a modo mio, con un disegno. Questo rappresenta esattamente cosa si vede all'oculare, senza un adattamento perfetto al buio e senza soffermarsi più di qualche minuto: naturalmente un osservatore esperto, passando anche ore intere all'oculare, riuscirà a discernere molti più dettagli (come in questo disegno di Peter Vercauteren, realizzato con un binoscopio da 46cm). Ho optato quindi per un disegno non troppo approfondito per rendere al meglio ciò che un qualunque visitatore dell'osservatorio può vedere.


La galassia è intrinsecamente molto luminosa, è visibile con un 10 centimetri dalla città (esperienza personale)! La sua particolarità è che vedendosi quasi di taglio appare molto allungata, tagliata in due da una banda di polveri scura netta come la lama di un rasoio. Siccome non è perfettamente di taglio, da questa prospettiva si vede anche il suo brillante nucleo. 

Sperando che quest'altro assaggio di cosa si veda attraverso un telescopio del genere sia gradito, auguro cieli sereni a tutti! 

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