venerdì, agosto 08, 2014

Disegnando le bellezze estive

Il C8 è di nuovo a casa, dopo qualche settimana in "trasferta" a Sgurgola, e ne ho subito approfittato
Il buco nero si trova nella regione più luminosa al centro.
per osservare la regione più bella del cielo estivo, quella nei pressi del Sagittario. Questa zona di cielo è particolarmente ricca di oggetti, tra nebulose e ammassi. Infatti guardando nel Sagittario rivolgiamo lo sguardo al nucleo della nostra Galassia. Da qualche parte, coperto dalle nubi di polveri dei bracci a spirale, c'è Sagittarius A, una potentissima sorgente di raggi X che sembra essere il buco nero centrale della Via Lattea. Il buco nero è stato scoperto osservando i raggi X liberati dai gas caldissimi che gli orbitano attorno: dopo anni di ricerche con diversi telescopi, gli scienziati sono riusciti a calcolare la precisa posizione del buco nero osservando il moto delle stelle intorno ad esso. 
Questo video da un'idea di ciò che gli astronomi si sono trovati davanti: delle stelle che orbitavano apparentemente intorno al nulla.

Ma i buchi neri sono decisamente fuori dalla portata del mio telescopio. Quindi passiamo a qualcosa di un po' più luminoso!

La nebulosa più luminosa del Sagittario è M8, o nebulosa Laguna. E' una nebulosa ad emissione che circonda un ammasso aperto, ed è visibile anche ad occhio nudo sotto un cielo sufficientemente buio. Purtroppo è molto penalizzata dall'inquinamento luminoso, quindi ho visto poco più di qualche macchia qua e là per l'oculare.

M20 è un'altra nebulosa che si trova a pochi gradi da M8. E' nota anche come nebulosa Trifida, a causa delle nubi di polveri scuri che la dividono in tre lobi. Anche questa soffre particolarmente l'inquinamento luminoso, e ho visto appena un debole alone.

M17, la nebulosa Omega, è decisamente più interessante. Più piccola e concentrata, mostra molti più dettagli dalla città. Si presenta come un corpo allungato, da cui si diparte una protuberanza a forma di uncino. Il corpo principale è diviso in due da una fascia scura, mentre l'uncino sembra essere composto da due noduli distinti. La forma a Omega (questa lettera greca: ω) è visibile solo da un cielo molto buio, oppure in fotografia. La nebulosa viene quindi paragonata dalla maggior parte degli astrofili a un cigno, e almeno questo sono riuscito a vederlo.



A pochi gradi da M17 c'è M16, la nebulosa Aquila. Questa nebulosa è diventata molto famosa grazie alle immagini del telescopio spaziale Hubble, in particolare quella dei cosiddetti "Pilastri della Creazione". Purtroppo la nebulosa è abbastanza debole, e quel poco che avrei potuto vedere era nascosto dalle luci cittadine. 

Adesso arriviamo a quello che è il mio ammasso preferito: M11. E' chiamato anche ammasso "anatre selvatiche" a causa della sua forma a V che ricoda appunto gli stormi di anatre. Si tratta di un ammasso aperto molto ricco, contiene quasi 3000 stelle. Con un piccolo telescopio le stelle non sono facilmente risolvibili, ma con un buon diametro ci si trova davanti a un'esplosione di stelline, disposte a ventaglio a partire dalla stella di mag. 8,5 che domina l'ammasso. Con un po' di pazienza si possono osservare diverse zone più o meno dense. Le due che mi sono saltate più all'occhio sono di forma rettangolare, separate da un'altra condensazione a forma di cuneo.

Sembra che l'estate sia arrivata, finalmente! Manca un mese all'inizio della scuola ormai, ma è meglio di niente. Spero di riuscire ad osservare lo sciame delle perseidi, anche se con la luna piena sarà abbastanza difficile. Ah, questa sarà una super Luna. E come al solito internet lo descrive come il fenomeno del secolo imperdibile, quando avverrà anche il mese prossimo... 

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