mercoledì, settembre 07, 2016

Verso i confini del Sistema Solare

Ieri sera ho puntato il mio fidato C8 verso le colonne d'ercole del Sistema Solare: Urano e Nettuno.

Urano si sta avvicinando all'opposizione, sorge alle 21 e culmina a sud alle tre di notte, ma già poco dopo la mezzanotte si trova ad un'altezza decente per un'osservazione al telescopio. Brillando di magnitudine 5,7, è visibile anche ad occhio nudo sotto un buon cielo: devo assolutamente provare a cercarlo! Nettuno invece è nel periodo di migliore visibilità essendo osservabile per tutta la notte nella costellazione dell'aquario, con una magnitudine di 7,8. Raggiunge la sua massima altezza sull'orizzonte intorno all'una di notte. 

Urano è il settimo pianeta del sistema solare e orbita intorno al sole in 84 anni ad una distanza di circa 3 miliardi di kilometri. E' grande circa cinque volte la Terra, con un diametro intorno ai 50000km. La sua particolarità è l'inclinazione dell'asse di rotazione di circa 98 gradi: si potrebbe quasi dire che rotola sulla sua orbita! Questo pianeta è stato visitato da una sola sonda automatica, Voyager 2, che ci ha regalato dettagliate immagini del pianeta e delle sue 27 lune, di cui 5 principali.


La sua atmosfera è composta principalmente da idrogeno ed elio come gli altri giganti gassosi, una percentuale relativamente alta di gas metano gli dona il caratteristico colore celeste-verde. L'aspetto piuttosto piatto è dovuto alla presenza di una foschia che nasconde gli strati inferiori più turbolenti, che nella lunghezza d'onda dell'infrarosso e dell'ultravioletto mostrano bande e tempeste. I venti qui soffiano fino a 900 km/h!







Urano ha anche un ampio sistema di anelli, decisamente meno vistoso di quello di Saturno.







A 80 ingrandimenti il suo dischetto verde-azzurro inizia a distinguersi dalle stelle di campo. Salendo a 222 ingrandimenti il disco è evidente, e con un po' di attenzione si riesce anche a notare il polo nord leggermente più chiaro del resto del pianeta. Nessuna traccia dei satelliti, troppo deboli per essere osservati con il mio telescopio, almeno in queste condizioni di cielo.



Nettuno è l'ottavo e ultimo pianeta del sistema solare, orbita a 4,5 miliardi di km dal sole in circa 165 anni. E' stato scoperto nel 1846, ciò significa che da quando è stato scoperto ha compiuto appena un'orbita! E' poco più piccolo di Urano ma è più massiccio, avendo una densità maggiore. Anche questo pianeta è stato visitato da Voyager 2, che ci ha trasmesso le immagini più dettagliate che abbiamo della sua atmosfera e dei suoi 14 satelliti.

La sua atmosfera presenta un colore blu intenso e appare decisamente meno monotona di quella di urano, con tempeste, bande e nubi. Il colore anche in questo caso è dovuto alla presenza di gas metano. Il Voyager ha anche ripreso tempeste scure che potrebbero essere simili alla Grande Macchia Rossa su Giove.

Anche Nettuno ha un sistema di sottilissimi anelli.


Tritone, la luna più grande, è un corpo celeste unico nel sistema solare: si pensa che sia un pianeta nano della fascia di Kuiper che è stato catturato dalla gravità del pianeta. Ha una tenue atmosfera di azoto ed una superficie ghiacciata, punteggiata di geyser, e assomiglia molto per composizione a Plutone.

Al telescopio 80 ingrandimenti sono appena sufficienti a distinguere il pianeta dalle altre stelle, che sembra un po' meno puntiforme delle stelle di campo. A 222x il disco è evidente, di un bel colore azzurro. Purtroppo non ho osservato nessun dettaglio dell'atmosfera ne tantomeno le sue lune, troppo deboli per il mio C8 e soprattutto per il cielo di Frosinone.



Cercherò di osservare di nuovo questi remoti pianeti, per confermare ciò che ho visto nel caso di urano, e per cercare di carpire qualche dettaglio da Nettuno, magari utilizzando i telescopi dell'osservatorio astronomico. Alla prossima osservazione!

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