La sera del 24 aprile, a qualche giorno dall'ultima osservazione, il cielo era veramente bello e trasparente, con l'aria calda e ferma. Condizioni perfette sia per l'osservazione dei pianeti che per il deep sky! Infatti dopo settimane sono tornato alla ricerca di qualche galassia, dopo aver dato un'occhiata a Marte e a Saturno.
Ho iniziato con Marte: i dettagli erano più o meno gli stessi della scorsa osservazione
leggermente spostati a causa della rotazione del pianeta. Il seeing quasi perfetto però mi ha permesso di vedere più definiti dettagli come Utopia e Syrtis Major.
Verso le 23 Saturno si trovava a un'altezza decente, quindi lo punto. Quanto mi è mancato! Quest'anno gli anelli sono molto aperti, quasi tangenti al disco. Si distingueva l'anello B, quello più interno e luminoso, e l'anello A, più esterno e leggermente più scuro. Forse ho intuito la presenza della divisione di Cassini, ma data la bassa altezza del pianeta non ne sono proprio sicuro. A poca distanza dal pianeta si vedeva Titano, la sua luna più grande, come una stellina arancione.
Saturno è un gigante gassoso, simile a Giove, Urano e Nettuno. La sua caratteristica più evidente sono ovviamente gli anelli, facilmente visibili con qualunque telescopio. Li scoprì probabilmente Galileo, descrivendoli come protuberanze , ma fu Huygens il primo ad interpretarli correttamente: sono composti da milioni di roccie di dimensioni che vanno da pochi centimetri ad alcuni metri, e sono molto sottili, larghi appena 10 metri! Non si sa esattamente come si siano formati: potrebbero essere il risultato della distruzione di una luna a causa di un impatto, oppure gli avanzi della formazione del pianeta stesso. Probabilmente ne sapremo di più quando la sonda Cassini li attraverserà tra qualche anno!
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