domenica, maggio 11, 2014

L'opposizione di Saturno!

Ieri Saturno è passato alla minima distanza dalla Terra, a quasi 1,3 miliardi di km da noi. Succede una volta l'anno, quando si trova allineato con la Terra, dallo stesso lato del sole. Quindi la Terra "doppia" Saturno muovendosi lungo la sua orbita più piccola e quindi più veloce. Quando questo accade, Saturno sembra invertire il suo senso di marcia, iniziando a muoversi al contrario lungo l'eclittica: si tratta di un fenomeno di prospettiva che interessa tutti i pianeti esterni alla Terra, che gli antichi astronomi, rispettando la teoria geocentrica, spiegarono con gli epicicli.

Veniamo all'osservazione di ieri: verso le 23, con il telescopio in balcone dal tardo pomeriggio per acclimatarsi, il cielo era velato. La trasparenza era pessima, Saturno si vedeva a malapena ad occhio nudo, ed era veramente scuro anche con il C8! Il seeing in compenso era buono. A 222x, la prima cosa che ho notato è stata la divisione di Cassini, nettissima, insieme all'ombra degli anelli proiettata sul disco del pianeta. Poi ho osservato una fascia scura più o meno sull'equatore e il polo nord più scuro. A causa della scarsa trasparenza ho visto solo Titano vicino al pianeta, ma il giorno prima sono riuscito a vedere altri tre satelliti, Rea, Teti e Dione. 

Poco dopo ho dato uno sguardo anche a Marte, quasi al meridiano, vicino alla Luna.  La calotta polare era perfettamente visibile, con la sua cintura scura intorno. A Est ho osservato il Mare Acidalium una specie di sua protuberanza, Nilokeras. Al centro del pianeta ho osservato una zona scura che non sono riuscito ad identificare: si troverrebbe dove c'è la regione di Tharsis, che però nelle foto è piuttosto chiara! A sud invece, un arco formato dall'Aurora Sinus che circonda la Thaumasia. Al centro di Thaumasia si trova il Solis Lacus: si tratta di una zona scura, che viene chiamata anche "occhio di Marte", perché sembra effettivamente un occhio con la pupilla scura. E' particolare perché nel corso del tempo si possono osservare dei cambiamenti della sua forma. Ciò dimostra che Marte non è morto come sembra, ma è mosso e modificato da venti e agenti atmosferici!

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