sabato, settembre 27, 2014

Due globulari e una nebulosa molto planetaria

Dopo circa 10 giorni di brutto tempo sono finalmente riuscito ad osservare qualcosa. 10 giorni non sono tanti tutto sommato, ma bastano e avanzano per farmi entrare in fase "devo assolutamente osservare qualcosa!!" con conseguente nervosismo e imprecazioni verso le nuvole che si parano tra me e le mie amate stelle. Il mio essere astrofilo sta prendendo una brutta piega, dovrò disintossicarmi come i fumatori accaniti?

In ogni caso, ecco qualche oggetto che ho osservato dal balcone sud. Con mia grandissima gioia, i miei genitori si sono decisi a togliere un'inutile rete di legno per le piante rampicanti che mi ostruiva la visuale verso est, tra l'altro senza nessuna pianta che vi cresceva sopra. Senza prepararmi liste di oggetti, ho semplicemente usato la funzione Identify per puntare le cose più interessanti che si trovavano in una certa regione di cielo.

Ho iniziato dando un'occhiata ad Urano, che è apparso come una pallina di un intenso colore azzurro, causato dal metano che si trova nella sua atmosfera che assorbe la luce rossa e riflette appunto quella blu. Non ho osservato dettagli sul suo piccolissimo disco, ma non dubito che si possa vedere qualche fascia di nubi con l'aria più calma. 

Un po' più a est ho puntato Nettuno, senza trovarlo però. A causa della turbolenza atmosferica non sono riuscito a distinguerlo dalle stelle.

Quindi sono andato alla ricerca di qualche oggetto deep sky interessante da osservare.







Ho inizato con M2. Questo ammasso globulare nell'Acquario è caratteristico perché mostra una forma ellittica, molto particolare per questo tipo di oggetti. Non è spettacolare come ad esempio M15 o M5, ma appare comunque come una bella nuvoletta di stelle.







Sempre nell'Acquario ho puntato una nebulosa planetaria molto particolare: le nebulose planetarie sono state chiamate così a causa delle loro dimensioni e delle loro forme, che agli osservatori dei secoli scorsi ricordavano i pianeti del Sistema Solare. NGC 7009 assomiglia a Saturno! E' più o meno delle stesse dimensioni apparenti e due protuberanze ai lati sembrano i suoi anelli. Solo che essendo una nebulosa ha un aspetto evanescente e un colore azzurro.






L'ultimo disegno della serata rappresenta un altro ammasso globulare, M30, nel Capricorno. La particolarità di questo ammasso è un alone piuttosto irregolare, con molte protuberanze che lo fanno assomigliare quasi a una stella marina.









Ho terminato la serata con una piccola curiosità del catalogo Messier: M73. A pochi gradi da M72, un altro ammasso globulare (ma questa volta molto debole), c'è un gruppetto di quattro deboli stelle molto vicine. In realtà non sono legate tra loro, è un asterismo, ovvero un gruppo di stelle che appaiono vicine per un effetto di prospettiva. La descrizione di Charles Messier, nel 1780, descrive esattamente la mia prima impressione di questo oggetto: "gruppo di tre o quattro stelle, che ad un primo sguardo potrebbe essere scambiato per una nebulosa, dato che contiene una lievissima luminosità"

Più di 200 anni fa doveva essere veramente emozionante l'astronomia, quando la scoperta e la descrizione di un corpo celeste era affidata solamente all'occhio dell'astronomo, che interpretava ciò che vedeva in modi fantasiosi quanto affascinanti.

p.s.: questo è il 150° post su questo blog! Si va sempre più in alto!


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