lunedì, gennaio 04, 2016

Nottata a Campo Catino

Come primo post del nuovo anno, parliamo dell'ultima osservazione del 2015: ho passato diverse ore della notte tra il 29 e il 30 dicembre ad osservare, con la strumentazione dell'osservatorio di Campo Catino a mia disposizione. Vi starete tutti chiedendo: "Giovanni, ma ti sei trasferito all'osservatorio? E il tuo C8, il balcone, che fine hanno fatto?" La domanda è più che lecita. La risposta sta nel meteo: negli ultimi due mesi c'è stato un lunghissimo periodo di alta pressione, che però nella valle del sacco e a Frosinone ha portato più problemi che altro. Tralasciando tutto ciò che riguarda il ristagno di smog, tutti, tutti, TUTTI i giorni, sia di mattina che di sera, la città e di conseguenza il balcone erano avvolti da una cappa di umidità che impediva tutte le osservazioni astronomiche che non fossero della Luna o di qualche oggetto deep-sky particolarmente luminoso. A 1500m di altitudine invece, la situazione era completamente diversa. Il fatto che l'umidità sia ristagnata a valle non ha fatto che migliorare ulteriormente la qualità del cielo, bloccando anche parte dell'inquinamento luminoso delle città vicine.

Dalle 18 alle 20 circa ho guidato il piccolo gruppo di visitatori attraverso oggetti celesti come M15, M27, M57 e, come gran finale, la nebulosa di Orione. Subito dopo cena ho iniziato ad osservare per conto mio. Avevo una lunga lista di oggetti da osservare, soprattutto nebulose planetarie, che nonostante la Luna avrebbero mostrato qualche dettaglio interessante. La prima è stata la nebulosa "palla di neve blu" in Andromeda, NGC 7661.




 A 640 ingrandimenti il suo colore azzurrino era facilmente percepibile. La struttura era ad anello, con il centro più scuro e i bordi più luminosi, con una specie di anello chiaro spezzato che separava i due gusci. 

Seconda nebulosa che ho osservato è NGC 1501, nebulosa "ostrica", anche se, manco a dirlo, non sembra nemmeno lontanamente un'ostrica.


La vista ricordava lontanamente M57, ma con il bordi più irregolari e dei raggi che si allungavano verso la stella centrale. Per osservare queste nebulose, piuttosto alte sull'orizzonte, mi sono ritrovato in posizioni alquanto scomode...

Nota a me stesso: procurarsi un diagonale a specchio.

Più tardi mi sono fatto distrarre di nuovo dalla nebulosa di Orione... L'ultima volta ho provato a disegnarla, ma non sono riuscito a rappresentare tutti i dettagli che si vedevano. Quindi ci ho riprovato: utilizzando un ingrandimento maggiore ho realizzato questo disegno che forse dà un'idea di quanto possa essere bella questa nebulosa. 


Sono stato più di mezz'ora all'oculare per segnare tutti i dettagli che vedevo, e non sono ancora tutti! Sembrava di disegnare dei cirri a matita... Tutto questo con la presenza della Luna all'ultimo quarto. Chissà cosa si potrà vedere con il novilunio e un buon filtro nebulare?

Sirio nel frattempo si alzava sempre di più sull'orizzonte. Ho provato a darle un'occhiata, casomai riuscissi a vedere Sirio B. La stella più luminosa del cielo è accompagnata da una debole compagna, una nana bianca che gli orbita attorno.
Nell'oculare Sirio brilla come un diamante, talmente luminosa che all'inizio mi ha fatto lacrimare un po' gli occhi. Togliendomi dall'oculare ho notato che la sua immagine veniva proiettata sulla parete dietro. Nota a me stesso: la prossima volta devo portare gli occhiali da sole. Gli spikes di diffrazione della stella occupavano quasi tutto il campo del 14mm UWA, e appena alla destra di uno di questi si vedeva una debole stellina blu. Ho provato a ruotare l'oculare, a muovere il telescopio e a cambiare occhio per assicurarmi che non fosse un riflesso. Ho anche scattato una foto con il cellulare, ma era sempre lì. Dopodiché non ho avuto più dubbi: ho visto Sirio B!


Se è molto difficile in piccoli telescopi, non lo è affatto con un 80cm. Adesso che l'ho vista ,però, la sfida sarà riosservarla con il C8 da Frosinone!

Ho continuato a vedere cose a destra e a manca per un'altra mezz'ora, dopodiché ho chiuso telescopio e cupola e sono andato a dormire.

"Dormire" per modo di dire, dato che alle 4.30 ero di nuovo in piedi. Ho osservato la Luna, Marte e Giove che erano tutti allineati, ai quali si sarebbero aggiunti Venere e Saturno all'alba. Ho aperto la cupola e sono tornato alle mie osservazioni. Ho puntato la cometa Catalina, osservandola per la prima volta: molto luminosa, con un nucleo stellare ed una chioma molto ampia, però non ho visto nessuna delle due code che la accompagnano, probabilmente a causa della Luna. Poi sono passato a Giove, ma il seeing non mi ha permesso di osservare grandi dettagli. In compenso ho notato che con quell'apertura i quattro satelliti mostrano i loro colori caratteristici: Io arancione, Europa grigia-azzurrina, Ganimede e Callisto tra il marrone e il grigio.

A quel punto il cielo andava già schiarendosi. Tra la Luna e il crepuscolo non era possibile osservare con profitto nient'altro, così sono stato seduto ad ammirare l'alba dalla fessura della cupola.



Ecco l'umidità di cui parlavo all'inizio. Sembrava di stare in riva al mare! Invece il mare era fatto di nebbia, che avvolgeva la valle del Sacco. Frosinone si trova proprio lì sotto.


Da questa nebbia spuntavano solamente le cime più alte, in un paesaggio davvero suggestivo.


 
Infine, stanco ma soddisfatto, vedo il sole spuntare tra gli alberi e illuminare il telescopio e la cupola.

Alla prossima osservazione e buon 2016 a tutti, sperando che sia ancora più interessante del precedente, almeno astronomicamente!




 


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