Un paio di giorni dopo il primo quarto, sul terminatore lunare, poco a nord di Copernico, si apre una stupenda insenatura sul mare delle piogge: si chiama Sinus Iridum, per gli amici Baia degli Arcobaleni.
E' in assoluto la mia formazione lunare preferita: non a caso, questa è la terza o quarta volta che la disegno... Questa volta però ho utilizzato un metodo un po' diverso: ho rubato a mio fratello un foglio nero e un pastello bianco, e ho disegnato al negativo: anziché nero su bianco, bianco su nero. Mi sono reso conto che questa tecnica è ottima quando si deve disegnare qualcosa sul terminatore lunare, semplicemente perché spesso si vede più nero che altro!
Insomma, dopo una ventina di minuti all'oculare, questo è il risultato.
Ho fatto il possibile per mascherare in photoshop il mio tratto a pastello, a dir poco aberrante.
Questo disegno è un'istantanea dell'alba su questa formazione lunare: la luce solare proviene da destra, illuminando le catene montuose che formano il bordo nord di questo grande cratere sommerso dalla lava. Il fondo basaltico, però non è tutto illuminato: a causa della curvatura della Luna, le zone più a ovest sono ancora in ombra, in attesa dei primi raggi di sole della lunga giornata selenica. L'angolo di incidenza della luce mette in evidenza tante delicate pieghe sulla pianura, che completano la forma ellittica del cratere.
Ho dovuto completare il disegno in fretta e furia perché la Luna stava per sparire dietro al palazzo che mi copre l'orizzonte sud: odio quando l'eclittica è così bassa!
Detto questo, cieli bui e alla prossima osservazione!
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