domenica, ottobre 23, 2016

Aristarco e Marius

Nuova lunazione, nuovi crateri!

O meglio, i crateri sono gli stessi da svariate centinaia di milioni di anni... Però sono belli da disegnare, giuro!

La sera del 12 ottobre (oggi è il 23 ottobre e io sono una persona molto pigra) il cielo era bello libero, l'aria ferma, sembrava promettere davvero bene: posizionato il mio fidato C8 sul balcone ho iniziato a scandagliare il terminatore alla ricerca di qualche cratere interessante da disegnare. 

Il primo obiettivo è stato un cratere piuttosto anonimo nel bel mezzo dell'Oceanus Procellarum, che ha attirato la mia attenzione per la sua posizione particolare, proprio al limite tra luce e ombra: il suo fondo era completamente buio,  intorno si vedevano un sacco di rilievi molto interessanti. Non conoscevo nemmeno il nome di questo cratere, dopo qualche ricerca ho scoperto che si chiamava Marius.


 

 
Dopo sono passato ad un cratere decisamente più conosciuto: Aristarco. L'avevo già disegnato lo scorso mese, ma il disegno è stato interrotto da un condominio che ha ben pensato di frapporsi tra me e la Luna. Questa volta però la Luna era bella alta e nessun palazzo è riuscito a fermarmi!

Aristarco si trovava molto vicino al terminatore: il vicino cratere Herodotus era completamente in ombra e spuntavano solo alcuni segmenti dei suoi bordi, della Vallis Schroteri invece si vedeva solo una piccola parte. I rilievi della zona proiettavano lunghe ombre appuntite, davvero un bello spettacolo!


La tecnica matita bianca-cartoncino nero si sta rivelando davvero efficace per il disegno lunare, sono davvero soddisfatto. Alla prossima osservazione!

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