Ma tra l'algebra lineare e le nuvole cosa potevo fare di più?
Ieri sera, 7 dicembre, c'era un bel primo quarto di Luna splendente in cielo: sistemato il telescopio, che adesso è dotato anche di una pratica batteria per alimentarlo anche nelle zone più impervie, ho spiato un po' il nostro satellite naturale.
Per prima cosa ho fatto qualche scatto con la reflex .
(nessuna reflex è stata maltrattata, insultata o posizionata al fuoco diretto del telescopio senza nessun genere di adattatore tenendola con una mano davanti al portaoculari mentre con l'altra mettevo a fuoco per la realizzazione di questo scatto)
Non posso di certo lamentarmi! Visto il metodo di scatto poco ortodosso (e un po' ignorante) il risultato mi aggrada parecchio, si vedono anche le sfumature di blu e arancione sui diversi mari lunari!
Subito dopo, blocco da disegno alla mano, ho puntato la Rupes Recta e ho iniziato a disegnare. La Rupes Recta è una scarpata lunga un centinaio di kilometri, il suo nome deriva dal fatto che è, per l'appunto, retta. In questa fase, quindi, all'interno di un grosso cratere si può vedere un taglio scuro nettissimo, che è l'ombra proiettata da questa curiosa formazione lunare. Purtroppo il seeing non mi ha permesso di vedere troppi dettagli, ma anche in questo caso il risultato non mi dispiace.
Sperando in un buon meteo per le vacanze di Natale, visto che in corrispondenza ci sarà il novilunio, alla prossima osservazione!
Piccola comunicazione di servizio: andando sul sito dell'osservatorio di Campo Catino alla voce ricercatori troverete anche la mia brutta faccia!
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